In Italia, un rigassificatore galleggiante, il Golar Tundra, è arrivato nel porto di Piombino domenica sera da Singapore. Questo impianto è considerato cruciale per la sicurezza energetica del Paese e dovrebbe ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas russo.
Un rigassificatore galleggiante per rafforzare l’autonomia energetica dell’Italia
L’unità di rigassificazione galleggiante Golar Tundra è stata acquistata dal gruppo Snam nel giugno 2022 per 330 milioni di euro. L’impianto sarà in grado di rigassificare il gas naturale liquefatto (GNL) via mare per immetterlo nella rete nazionale di approvvigionamento di gas della penisola. Questa unità galleggiante può stoccare 170.000 metri cubi di GNL, che dovrebbero garantire 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Dovrebbe essere operativo a partire da maggio 2023, ha dichiarato Stefano Venier, responsabile del Gruppo Snam.
Il governo italiano ha messo in atto una strategia per ridurre la dipendenza del Paese dal gas russo, firmando diversi nuovi contratti di fornitura di gas con Paesi come l’Algeria e la Libia. Il Ministro delle Imprese Adolfo Urso ha dichiarato a Radio 24 che “il nostro programma per consentire all’Italia di liberarsi completamente dalla dipendenza dal gas russo entro la fine dell’anno è stato rispettato”. Il porto di Piombino, dove è arrivato il rigassificatore galleggiante, consentirà in particolare di fornire gas al nord del Paese, altamente industrializzato.
Proteste della popolazione locale
Nonostante la posta in gioco energetica per l’Italia, l’arrivo del rigassificatore galleggiante ha suscitato proteste tra la popolazione locale. I gruppi ambientalisti temono che il progetto rallenti la transizione del Paese verso le energie rinnovabili.
Francesca Marino, membro del Comitato contro il rigassificatore, è preoccupata per i possibili incidenti, affermando che “questa nave è pericolosa perché è vicina alle case”. I residenti locali hanno anche espresso preoccupazione per i rischi legati alla sicurezza. Tuttavia, secondo il governo italiano, questa struttura è temporanea e sarà spostata dopo tre anni.
Una struttura temporanea per rispondere alle sfide energetiche dell’Italia
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha espresso la sua soddisfazione per l’arrivo del nuovo rigassificatore galleggiante, affermando che la quantità di gas naturale liquefatto che produrrà (cinque miliardi di metri cubi) contribuirà all’autosufficienza energetica dell’Italia. Secondo Snam, il gruppo che possiede Golar Tundra, questa quantità di gas rappresenta circa il 6,5% del fabbisogno totale del Paese. Lo scorso giugno, il gruppo ha acquisito l’impianto per 330 milioni di euro da Golar LNG.